lunedì 16 marzo 2009

l'unico commento interessante a trieste

Vittorio Agnoletto lo conosco dal 1992, quando con la LILA (Lega Italiana Lotta all'Aids) e il Gruppo Abele partecipai a vari incontri di formazione e attivita tra Torino e Milano. Lui è un medico, da oltre 20 anni si occupa di HIV e tossicdipendenza ma gli ignoranti (coloro che ignorano) lo accostano al Capo dei No-Global di Genova, quindi ad un sovversivo, ad uno che non è attendibile.
Pubblico solo il suo intervento della Conferenza "farsa" di Trieste, perchè è l'unica voce attendibile:
Chiaro che l'Italia facendo una scelta proibizionista sulla droga si pone fuori dall'Europa'. Lo ha detto a Trieste l'eurodeputato Vittorio Agnoletto (Prc). 'Siamo di fronte a una forte ignoranza. L'Europa ha messo al centro dei suoi quattro pilastri anche la riduzione del danno e quindi questo fa parte della politica europea. Non solo, ma l'Europa ha ribadito piu' volte che le politiche nazionali devono fondarsi sulle conoscenze scientifiche, tanto che le strutture a bassa soglia sono distribuite in tutta Europa. Addirittura oggi in Europa - ha aggiunto Agnoletto - ci sono 62 stanze del consumo, rivolte a tossici che hanno fallito i tentativi di uscire dalla dipendenza di eroina e che possono far uso della sostanza dove e' presente personale sanitario anche per evitare di evitare altre patologie infettive tra le qualil'Hiv e l'epatite che possono essere mortali. Quindi l'Europa e' rivolta in tutt'altra direzione, mentre l'Italia da questo punto di vista ha anche formalizzato a Vienna che la sua posizione e' diversa da quella di tutti gli altri 26 paesi europei'. 'Voglio precisare che quando parliamo di 'riduzione del danno' parliamo di un approccio complementare a tutti gli altri approcci terapeutici. Per noi medici e' un dovere professionale. Sono interventi salvavita: chi non riesce a uscire dalle sostanze non lo puoi abbandonare, lo devi assistere, aiutare, affinche' un domani, quando ce la fara', possa uscire'. 'E' vergognoso che un governo che ha fatto di tutto per rendere obbligatoria la nutrizione a una persona che era gia' clinicamente morta - e mi riferisco al caso Eluana Englaro - abbandoni a se stessi migliaia di persone che hanno invece ancora bisogno di cure'. Sulla conferenza di Trieste Agnoletto ha poi precisato che 'siamo di fronte a un manifesto ideologico, di chi tra l'altro conosce molto poco l'esperienza sul campo. Ho trovato stupefacente la dichiarazione dell'ex ministro Turco che ha detto 'facciamo una moratoria sulla legge'. No questa e' una legge da cambiare, perche' e' quella che ha concentrato l'attenzione sulla repressione dei giovani con lo spinello e che ha portato centinaia di migliaia di persone in Prefettura e che e' stata abbandonata dai servizi pubblici, ha ridotto il personale e non li ha aiutati ad affrontare le nuove droghe'. 'Una conferenza questa quindi che non ha nessun obiettivo concreto se non l'ennesimo annuncio che saranno smantellati i servizi pubblici'.

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