sabato 1 novembre 2008

businness della sofferenza

negli anni settanta cominciarono a svilupparsi le prime realtà di accoglienza per tossicodipendenti in italia. Grazie ad iniziative volontarie e gratuite di persone che offrivano aiuto per i bisogni essenziali, si sono via via create realtà associative sempre più organizzate e sempre più preparate ad affrontare quel "nuovo fenomeno". Don Luigi Ciotti, P.Lucio Soave, Don Mario Picchi, Don Vinicio Albanesi. Don Oreste Benzi, per citarne alcuni...non me ne vogliano altri. quasi 40 anni di attività. Ma oggi, quelle ispirazioni, quei movimenti, quei fremiti...quella motivazione all'aiuto....è la STESSA?
Le nuove regole degli accreditamenti determineranno le nuove e migliori Comunità Terapeutiche o contribuiranno alla crescita dei nuovi manicomi?
I nuovi "discendenti", che mettono in vetrina la loro capacità professionale e spirituale in favore delle persone che "soffrono", trattano con pari dignità i lavoratori che offrono la loro collaborazione nella mission proposta?
E le persone bisognose, sono strumento per nuovi businness o esiste ancora "l'aiuto gratuito"?
E' proprio così vero che "la Persona" viene prima di tutto?
Don Ciotti ha detto: "senza la politica non si può più nemmeno educare"! Ha ragione?
Don Mazzi (mi tocca citarlo) ha detto, riferendosi alla nuova normativa sulle strutture d'accoglienza:"Questo è un Paese sempre più cretino e sempre più a pezzi: un analfabeta con la laurea diventa dottore e un dottore senza laurea diventa analfabeta"!
una nuova convenzione fra Stato e regioni stabilisce che i responsabili delle comunità per il recupero dei tossicodipendenti dovranno avere lauree specialistiche, in medicina come in psicologia o in sociologia, o diplomi da assistenti sociali ed educatori professionali, altrimenti niente
contributi. Chi ha svolto questa avventura per 20/30 anni e alche più, da un giorno all'altro se non ha un titolo stabilito dallo Stato, non può più essere riconosciuto.
Oggi, Don Bosco, non potrebbe fare ciò che ha fatto....anche se, spesso, ai preti famosi, è concesso ciò che ad altri non è concesso (Laura ad Honorem).
peter pan

2 commenti:

  1. ...si, effettivamente quando hanno fatto queste norme hanno buttato il bambino con i panni sporchi!!!
    Giusto professionalizzare ma occorreva creare delle distinzioni tra Nuovo e Vecchio! Non ci sarebbe il Nuovo senza le fatiche del Vecchio.

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  2. E' molto semplice,la dittatura dei medici è sempre più evidente,visto che da altre parti beccano denunce e il mestiere è più rischioso meglio ripiegare sulle dipendenze che nessuno vuole e sulle quali si possono esercitare gli antichi soprusi e le antiche assurdità della psichiatria dotandole delgli apparati del potere ,dipartimenti specializzazioni protocolli etc.

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